Giovedì 23 marzo lore 20:30 si ripropone la proiezione del docufilm "Anni Settanta a Cagliari" della nota regista sarda Marilisa Piga nella sede dell' associazione culturale Hermaea Archeologia e Arte in Via Santa Maria Chiara 24/A,
Si tratta di un montaggio diviso in tre parti contenente filmati d’epoca sulla città di Cagliari girati nella prima metà degli anni Settanta.
Il primo è un cortometraggio filmato e firmato da Paola Coiana, acuta osservatrice della realtà cagliaritana, realizzato nel 1972. Paola Coiana nel montaggio delle immagini mette a confronto la dura realtà dei quartieri popolari con le abitudini della borghesia cittadina. La pellicola originale Super8 è custodita presso la Cineteca Sarda.
Il secondo filmato fa parte di un programma RAI intitolato Educazione e Regioni, Infanzia oggi, un’inchiesta a puntate realizzata nel 1973 nelle regioni italiane per il secondo canale televisivo. La puntata dedicata alla Sardegna è Cagliari: una realtà conflittuale di Massimiliano Santella, regia di Edoardo Mulargia. Le immagini sono tratte dall’Archivio Teche Rai.
Il terzo e ultimo cortometraggio, Una giornata a Sant’Elia, è stato realizzato e montato dagli alunni della III B della Scuola Media Sperimentale Don Lorenzo Milani nel quartiere di Sant’Elia nel 1974/75. Colore, muto in originale, sonorizzato per la visione. La pellicola originale Super8 è stata ritrovata in modo occasionale nell’archivio personale dell’autrice Marilisa Piga e ora è custodita presso la Cineteca Sarda.
L’accostamento dei tre filmati mette a confronto diversi approcci:
– quello di una paludata troupe Rai che sceglie chi intervistare e come proporre parole e immagini sulla città con interpretazione giornalistica;
– l’approccio femminile, raro in quegli anni Settanta, che osserva e seziona minuziosamente i comportamenti delle opposte classi sociali, senza nascondere da quale parte l’autrice Paola Coiana preferisca stare;
– il confronto con gli adolescenti difficili del quartiere più complicato della città, Sant’Elia, a metà di un decennio complesso in assoluto.
Lo sguardo diretto e franco dei ragazzi di Sant’Elia sul loro quartiere, e di conseguenza sulla città lontana nello sfondo, ci restituisce nel modo più ruvido e insieme più autentico la visione di quegli anni, rendendosi indispensabile lente d’ingrandimento per la comprensione della vita a Cagliari nel terzo millennio.